La gestione dell’acqua
di Mirella Rossi
Grosseto: Mai come in questa pazza estate si è parlato di acqua, acqua che distrugge, acqua che travolge, acqua che arriva dal cielo in quantità fuori dalla
norma. Ma dove va quest’acqua? E’ vero che ci garantisce una sicurezza di approvvigionamento? In effetti non è proprio così, vediamo perché. L’acqua è un elemento naturale che non ha le caratteristiche di potabilità e purezza richiesta dall’uso umano. La sua gestione passa attraverso una serie di provvedimenti e accorgimenti che ne garantiscono la fruibilità senza danni per ‘ganismo umano. Nei paesi che non hanno queste strutture sono moltissime le malattie portate proprio dall’acqua , che nel suo tragitto sotterraneo o superficiale raccoglie di tutto: minerali anche nocivi, metalli pesanti, scarti e residui, marciumi e tanti altri elementi fortemente tossici. Per non parlare delle sostanze che l’uomo stesso disperde, senza un minimo di rispetto, nelle acque di fiumi, torrenti e laghi, Stiamo parlando di acqua “dolce”, ovvero priva dei sali e delle sostanze dell’acqua marina.
Quest’acqua che arriva sulla terra con le piogge e con l’evaporazione naturale va ad arricchire le falde del terreno, si disperde in mille rivoli, viene assorbita. L’acqua che usiamo e che esce dai nostri rubinetti, o dalle fontane, è stata prelevata appunto dalle falde sotterranee e dalle sorgenti, incanalata in apposite strutture, filtrata e sanificata con sostanze (cloro) e mezzi meccanici, e così resa fruibile. La maggior parte dell’acqua si perde nella terra. Questo fa capir come l’uso dell’acqua sia soggetto a costose opere e continua manutenzione e controllo, per far si che sia un elemento di vita e di salute. Ecco perchè ognuno di noi dovrebbe essere consapevole che controllare l’acqua del rubinetto è essenziale. Nel prossimo incontro vedremo che esiste una vera e propria carta dell’acqua, con precisi articoli.